Iniziare un percorso che brevemente riassuma gli ultimi trent’anni di attività musicale nella Valdisieve non e’ cosa facile, ma penso sia importante farlo,considerando che ogni contributo al miglioramento di questo sito sara’ gradito. Molte realtà sono scomparse, altre apparse negli ultimi trent’anni, gli equilibri più volte cambiati, ma da sempre la Valdisieve e il suo capoluogo, Pontassieve, hanno dimostrato una vitalità incredibile e hanno dato figure di alto profilo musicale che si sono imposte a livello nazionale ed internazionale. A prescindere dalle varie bande locali, vero orgoglio localistico di alcune frazioni, alcune sono scomparse nel secondo dopo guerra altre, come quella di Pontassieve, agli inizi degli anni ’80 dopo una lunga e importante storia, e ricomposta poi, come vedremo, a metà anni ’90 dello scorso secolo. Dopo l’interruzione dell’attività’ della Filarmonica G.Verdi di Pontassieve, che attraverso alcuni volontari e giovani diplomati in Conservatorio offriva lezioni di solfeggio e strumento ad indirizzo esclusivamente bandistico, fino al 1982 circa, un breve vuoto ha colpito il panorama didattico e musicale del capoluogo, fino a quando nel 1984 e’ partito un progetto molto ambizioso, e sulla carta assolutamente interessante, denominato “Progetto Musica” guidato da alcune professioniste di sicuro curriculum e sicura professionalità e con l’avvallo di tutti i Comuni della Val di Sieve e del Mugello e della Comunità montana del Mugello che ne era titolare, e che dava corpo ad un progetto di area innovativo e con un taglio professionale mai visto prima. Nello stesso periodo,forse poco dopo, nacque anche la media musicale sperimentale ad indirizzo musicale, progetto importante ma scarsamente integrato nella collettività a causa del poco interesse di molti docenti della struttura nei confronti del panorama musicale ed artistico della Valdisieve. Il progetto scuole di musica aveva docenti di livello e una buona offerta formativa, ma a fine anni ’80 mostrò le prime crepe come spesso accadeva nei progetti di grandi dimensioni, dove a convivere sono interessi politici, interessi artistici e burocratici nonchè logiche di campanile, insomma una lentezza mastodontica avvinghiava il progetto e lo rendeva miope. Ormai da anni la musica moderna era entrata nel cuore dei giovani e Pontassieve aveva avuto gruppi interessanti come i Jazz Cabaret Voltaire, musicisti come Maurizio Bugli o artisti come Mauro Pelli, che animavano con le loro discussioni intellettuali le notti estive di Piazza Cairoli ormai dagli anni ’70 e con loro tanti altri, come non citare i due dj suol ‘ dance ‘ funky, con vasta cultura musicale come Giuseppe Masi (Masetto) o Walter Tacconi, che animavano fine ’70 primi ’80 le splendide serate della Mecca, oppure Radio Sieve, idea geniale del patron Raffaello Vivoli, che aveva sempre un occhio di riguardo verso le novità interessanti. Insomma, il jazz, il rock e tanto altro erano da tempo di casa a Pontassieve ma anche a Vicchio (luogo speciale per la musica), Borgo San Lorenzo e ormai ovunuque; perchè tenerli fuori da un progetto sulla carta aperto e nei fatti conservatore? Perchèancora ci si ostinava a non aprirsi al nuovo che avanzava, anzi che era gia avanzato da tempo?
A gettare benzina, sul fuoco delle novità, arrivò sempre negli anni ’80 il negozio di dischi Musical Box, ottimo per le novità rock, pop, funk, ecc, poi il negozio di strumenti musicali Parsifal gestito dal batterista Luigi Cosi che funse da luogo di ritrovo e discussione dei vari musicisti locali. A questo va aggiunto un dettaglio di non poco conto, che a Pontassieve, gia dalla metà degli anni ’80 grazie ad una politica culturale intelligente e sensibilmente e in linea con i tempi, l’amministrazione Comunale iniziò l’organizzazione di manifestazioni dove il jazz, il rock e le arti contemporanee trovarono spazi importanti. A questo proposito vanno ricordate “Musiconotte” dove suonarono gruppi ed artisti poi divenuti famosi come Stefano Bollani, i Fandango, Stefano Cocco Cantini, Franco Baggiani e i Milestones, l’Estate in Val di Sieve” con le meravigliose rassegne di danza e musica classica e infine Nottetempo. Negli anni ’90 con precisione nel 1996 ci fu poi, l’esplosione di rassegne musicali di grande qualità come “Pievi nella Campagna” rassegna riuscitissima e copiatissima che ha ospitato musicisti di fama internazionale come “Messidoro”, anche questa curata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pontassieve, come Onda Mediterranea, grande kermesse pop che ha ospitato nomi illustri del pop italiano come Fabrizio De Andrè e Lucio Dalla. Purtroppo ad oggi molte di queste rassegne sono state messe da parte ed Onda Mediterranea e’ divenuta un festival nazional-popolare. Bene e’ proprio da qui, fra il 1982 e il 1988 che prende forma quella figura dinamica, preparata e piena di passione che cambierà il volto della musica nella Valdisieve e non solo: Franco Baggiani. Dopo vari tentativi di sensibilizzare la musica moderna tutti andati regolarmente a sbattere contro vari muri di gomma, Baggiani decide di fondare un’Associazione composta di giovani e preparati musicisti professionisti e chiamarla SOUND. Grazie alla sensibilità del circolo Arci di Pontassieve, prende due stanze e inizia a settembre del 1990, quella che qualcuno definiva una battaglia persa in partenza, una specie di Don Chisciotte contro i mulini a vento. Fra il 1990 e il 1996 SOUND cresce a ritmi impressionanti, i giovani sono entusiasti della scelta e della dinamicità della scuola che nel 1991 apre a Vicchio in convenzione col Comune, nel ’93 a San Piero a Sieve anch’essa in convenzione col Comune, nel ’94 a Borgo San Lorenzo, nel ’95 a Firenze e Rufina (che per la prima volta nella sua storia ha una scuola di musica), nel ’96 a Dicomano e Barberino del Mugello. La domanda sorge spontanea, come mai in sei anni SOUND ha con successo aperto scuole di musica anche in luoghi simbolo per le scuole Comunali di musica come Pontassieve e Borgo san Lorenzo? Nonostante il Progetto Musica avesse all’interno bravi e preparati docenti la risposta e’ semplice: SOUND ha intercettato i bisogni della comunità meglio di un progetto che oltre ai costi alti di gestione metteva a nudo una scarsa dinamicità nei confronti di esigenze sempre nuove, in poche parole troppa burocrazia. Ma torniamo a Pontassieve, dove fra il 1990 e il 2000 la concorrenza fra scuola Comunale di musica e SOUND ha raggiunto a volte picchi di polemica altissima, il punto è che anno dopo anno SOUND si è imposta come numero di eventi realizzati e, dal ’95 anche come numero di allievi, quindi anche per gli amministratori locali è divenuto difficile sostenere una scuola costosa per le casse dell’ente locale e meno eventi e meno ricaduta sul territorio di una privata che solo basandosi sugli iscritti e sugli sponsor riusciva ad avere un quasi totale predominio. A questo proposito occorre ricordare insegnanti della vecchia Comunale come la Professoressa Luana Natali di Pelago, vero e proprio monumento della didattica musicale locale e Stefania Civitarese, scomparsa prematuramente da poco, che con la sua professionalità e la sua logica costruttiva resta un esempio di lungimiranza didattica ed artistica che negli ultimi anni lavorò come direttrice della Comunale di Pontassieve per un comune traguardo, poi raggiunto con non poca fatica. Facciamo una parentesi sulle scuole per dire che, sempre per iniziativa di Franco Baggiani riprende vita nel 1995 la Filarmonica Giuseppe Verdi, che dopo circa dieci anni di silenzio, riprende vita con un memorabile concerto al Teatro Accademia per festeggiare il 1 maggio 1995. Dal 2001 SOUND, dopo un anno travagliato, ha iniziato la gestione della scuola Comunale di musica, con risultati importantissimi che ad oggi la mettono fra le migliori esperienze toscane in assoluto come numero di iscritti e di corsi attuati nella provincia di Firenze, con uno staff di professori dall’alto profilo professionale. Un vero successo regionale e oltre, possiamo ben dire oggi che Pontassieve è conosciuta fuori dai confini regionali anche grazie a SOUND. Ad oggi Baggiani, resta un musicista ed un compositore originale ed apprezzato anche all’estero, ed un organizzatore serio e capace ( cui si deve gran parte del successo delle rassegne degli anni ’90 da lui dirette), che tanto a dato e siamo certi darà al suo territorio e con lui il suo staff di Musicisti con la M Maiuscola sempre aperti al nuovo e con uno sguardo a 360 gradi sull’arte musicale.
Sergio Azzolini
azzolini@scuoladimusicapontassieve.it